La veduta che si gode quando ci si affaccia dal mio balcone è un invito a cogliere in volo la bellezza di Milano.
Per me è anche un’occasione per raccontare la realtà stravolgente di una città che ho molto vissuto e che ora guardo dall’alto, con distacco, come se mi sentissi ormai estraneo alla competizione che un tempo mi ispirava.
Le effervescenti frenesie di Milano si frantumano nella mia mente e si ricompongono in immagini che, se non fossimo in ritardo di un secolo, si potrebbero definire futuriste. Io preferirei chiamarlo Fotodinamismo contemporaneo.
Giacomo Bucci
Milano
2018